Il rumore inconfondibile delle ruote della sua valigia lungo il corridoio si alternano al regolare "schiocco" dei suoi tacchi nervosi, avanzare verso la sua stanza; numero 407.
lo strisciare della chiave magnetica fa spalancare la porta, che per Alice vuol dire "Per oggi, basta!!"
Lei è una giovane donna, veste elegante e il suo sguardo è attento, sempre!
Il suo bagaglio è snello ma ha tutto, abituato a viaggiare; ed è tutto il suo mondo.
Un click all'abajoure di vetro veneziano bordato d'oro, con una larga base lucida fa risaltare lo scintillio della luce e delinea il gusto classico della stanza. Si denota gusto e classe dai tendaggi damascati e dal pavimento in legno antico, impreziosito dai sontuosi tappeti che parlano lingue mediorientali.
La finestra irradia una luce opaca, di vetri antichi e da su un balconcino con contrasti di marmo bianco, intonaco e mattoni rossi. Piccolo, ma delizioso...
Alice sospira, ancora trafelata e disorientata. Esce: Il fiato si ferma, allunga lo sguardo a sinistra. Il cuore sobbalza, le pupille si allargano, i polmoni inspirano e un brivido scende lungo la sua schiena...il cuore accelera...
Il bacino di San Marco nei suoi occhi! Due occhi non bastano per guardare, godere...
Una sensazione di maestosa grazia invade Alice, stregata di tale spettacolo.
"Non lo avessi mai visto!" sostiene incredula.. Ammira a pieni occhi e assapora il profumo della salsedine che le avvolge i sensi. Si appoggia alla balaustra come per farsi abbracciare..socchiude gli occhi e percepisce i gabbiani cantare una musica conosciuta e da tanto tempo attesa...
...continua...
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